É ‘fra i pochi pittori che sanno ancora disegnare’, diceva di lui il suo maestro, Mino Maccari. E il pittore reggiano Alberto Manfredi di disegni, olii, incisioni ed acquerelli ne ha fatti tanti. Un migliaio tappezzano le pareti della casa di Giacomo Riva, collezionista ed amico dell’artista, in via del Guazzatoio a Reggio Emilia.
Per permettere ad un ampio pubblico, in particolare giovani e studenti, di conoscere la figura di Alberto Manfredi, Riva e la moglie Annamaria hanno donato una selezione di 176 opere alla Fondazione Manodori.
Pittore e incisore fra i più raffinati della sua generazione, Alberto Manfredi (Reggio Emilia, 1930-2001) è stato per molti anni titolare della cattedra di Tecniche dell¹Incisione all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Artista di profonda cultura letteraria, ha avuto numerosi estimatori tra gli scrittori inclini al mondo dell’arte, come Leonardo Sciascia, che scrisse la prefazione ad un suo catalogo, e Gesualdo Bufalino, Valerio Zurlini, Romano Bilenchi. Certamente la sua formazione letteraria e una precoce vocazione di incisore hanno contribuito ad indirizzarlo verso il livre d’artiste e a realizzare oltre cento edizioni di opere illustrate.
La sua ricca attività di incisore lo ha portato ad avvicinarsi anche a forme di espressione artistica meno usuali, come i linoleum. Le caratteristiche salienti della sua arte grafica si identificano in un linguaggio preciso, rigoroso e sobrio, che ha voluto sempre tenersi distante dalle mode.
La collezione è suddivisa in
- dipinti a olio
- acquerelli e disegni
- incisioni
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