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agevolazioni per richiedenti e bandi

In questi giorni, la Fondazione Manodori si è attivata su diversi fronti per dare sostegno agli enti no profit messi a dura prova dall’emergenza per il Covid-19.
Da un lato, ha elargito donazioni in ambito sanitario e sociale, dall’altro, ha predisposto una serie di interventi sul fronte dell’attività filantropica quotidiana, che non si ferma e non si è mai fermata.

In particolare, ha approvato alcuni provvedimenti per agevolare la realizzazione di quei progetti, già finanziati o in corso di approvazione, per cui gli enti beneficiari abbiano predisposto una pianificazione e assunto impegni.

Sono stati inoltre messi a disposizione dei beneficiari fondi per interventi e necessità di liquidità per investimenti. Nei prossimi giorni, sarà possibile verificare la possibilità di accesso al credito per finanziare attività no profit, attraverso il bando Cresco e il fondo rotativo nazionale a cui la Fondazione Manodori ha prontamente aderito insieme ad altre fondazioni italiane, in collaborazione con Acri.

Per ciò che riguarda le attività erogative è stato predisposto quanto segue.

  • Per i soggetti che hanno presentato richiesta di iscrizione ai laboratori del bando WelCom, entro l’11 marzo 2020.
    Sono state ricevute tutte le iscrizioni e verranno tenute attive fino alla ripresa del bando, ossia quando le condizioni complessive permetteranno il regolare svolgimento degli incontri.
  • Per gli enti beneficiari che hanno presentato domanda di contributo, entro il 28 febbraio 2020, successivamente prorogata al 7 marzo 2020 per l’emergenza.
    L’eventuale mancata consegna del cartaceo della domanda potrà essere recuperata inviando la domanda scansionata via mail oppure con invio postale. Sarà nostra cura chiedere integrazioni ritenute necessarie. Eventuali non ottemperanze dei termini di consegna previsti non saranno pertanto considerate ostative alla regolare presa in carico della domanda precedentemente compilata online.

Un’ulteriore tipologia di provvedimenti va nella direzione di rassicurare tutti quegli enti che si trovino nella condizione di dover avviare le proprie attività, una volta approvate, oppure in fase di ultimazione, secondo un calendario già stabilito.

Per attenuare l’impatto delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria sulla pianificazione degli interventi, la Fondazione ha infatti deciso di snellire l’accoglimento delle richieste di proroga dei termini amministrativi o di rimodulazione dei progetti che potranno presumibilmente subire cambiamenti o essere ridefiniti.